Durante il corso illustreremo e metteremo in pratica le tecniche di programmazione Agile derivanti dalla metodologia eXtreme Programming (XP). Comprenderemo e sperimenteremo le tecniche dell'XP con una particolare attenzione ai processi collaborativi, alla qualità del codice e alla flessibilità architetturale. Il corso è indipendente dalla tecnologia, quindi concepito per tutti gli sviluppatori, qualsiasi sia la loro specializzazione o il linguaggio che utilizzano.

Le tecniche che insegniamo all'interno di questo corso hanno l’obiettivo di:

• aumentare la collective ownership: un software scritto in modalità collaborativa è più facile da modificare, ottenendo così un processo di sviluppo semplice e a basso tasso di coordinazione tra i membri del team. Diventa, quindi, più facile includere nuovi membri accelerando la comprensione del software e di conseguenza la sua modifica;

• aumentare la cadenza del rilascio di valore: nel tempo, il numero crescente di feature nel prodotto concorre a far aumentare la complessità del software. Grazie alle pratiche di eXtreme Programming è possibile mantenere bassa la complessità ottenendo una cadenza costante di delivery;

• abbassare il rischio di riscrittura del software: con l'inserimento continuativo di nuovo codice e in assenza di un metodo di controllo della complessità, il rischio di dover riscrivere il software per ritornare ad una situazione normale di delivery è sempre più alto. Le tecniche di simple design permettono di tenere sotto controllo la complessità.

Modalità

Il corso sarà quanto più interattivo possibile, proponendo un esercizio di programmazione per ogni concetto spiegato (circa ogni mezza giornata di corso). Il taglio pratico ha l'obiettivo di mettere subito in pratica quanto imparato. Il corso ha una durata di 2 giorni e sarà svolto online.

Contenuti

• Introduzione all'eXtreme Programming

  La prima parte del corso ha come obiettivo l’esposizione delle tecniche di XP al fine di rendere evidente come esse si rafforzino a vicenda. Spiegheremo come l’eXtreme Programming riesce ad ottenere gli obiettivi descritti sopra e nel farlo condivideremo un linguaggio comune. Definiremo pratiche tecniche come il Pair Programming, Test Driven Development e Test Automation, Simple Design, Collective Code Ownership, Continuous Integration e Delivery, Refactoring e Coding standards.

• Test Driven Development e Simple Design

  Il test driven development porta all'estremo l'efficienza dei test automatici forzando lo sviluppatore a crearli prima della scrittura del codice di produzione. Questa pratica è il ciclo di feedback più breve in assoluto dell'XP e per questa ragione viene spiegata per prima. Il beneficio principale è che, se applicato bene, il TDD genera un design disaccoppiato, coeso, semplice e quindi facilmente modificabile in futuro.

• Acceptance Test Driven Development e Piramide dei test

  L'acceptance test driven development fa parte di un ciclo più ampio di test automation che accompagna lo sviluppatore non solo ad avere feedback sul software design grazie al ciclo del TDD ma anche ad avere feedback sulla correttezza della funzionalità in sviluppo. L'ATDD è un ciclo che avvicina lo sviluppo di una feature al business e acuisce il pensiero iterativo ed incrementale. La definizione di acceptance test ci porterà anche ad esplicitare il concetto di piramide dei test.

• Codice pulito

  Riuscire come team ad implementare dei pattern di clean code è un abilitatore alla collaborazione tra sviluppatori. In questo modulo raccontiamo ai partecipanti la definizione di clean code per identificare le parti del codice da rifattorizzare. Sperimenteremo il refactoring di un codice legacy in modo da apprendere le tecniche utili a pulire le parti di codice non facilmente modificabili. Verranno sperimentate le pratiche tecniche come Refactoring, Good Design, Coding Standard e Collective code ownership.

Obiettivi

L'obiettivo del corso è offrire ai partecipanti tecniche pratiche di sviluppo software per riuscire, nel quotidiano, a:

• ↓ lead time: il tempo necessario a passare da un'idea al suo rilascio in produzione;

• ↑ collective code ownership: quanto è distribuita la conoscenza delle parti di prodotto all'interno del team;

• ↓ curva d'ingresso: il tempo necessario per acquisire conoscenza ed essere efficace come nuovo developer nello sviluppo del software;

• ↑ testabilità: livello di testabilità del codice e quanto il prodotto sia testato automaticamente;

• ↑ flessibilità del team: il tempo necessario al team per cambiare direzione;

• ↓ livello di Work in Progress: il numero di feature al quale il team sta lavorando in contemporanea in un dato momento.

Target

• sviluppatori software indipendentemente dal linguaggio di programmazione e dalla specializzazione;

• engineering manager;

• head of engineering;

• CTO.

Ci sono vari modi per sviluppare prodotti tecnologici ed uno dei più noti in natura sono le metodologie agili. Ideati intorno agli anni 90 i metodi agili hanno portato un'innovazione lenta ma efficace nel mondo dello sviluppo software. La popolarità dei metodi agili ha contribuito ad una diffusione di queste pratiche massiva che ha portato alla community sia nuovi modi, moderni, di intendere l'agilità che distorsioni dell'obiettivo originale. L'obiettivo originale dei metodi agili è di avere l'abilità cambiare strada di business in modo rapido ed indolore, detto in altre parole essere flessibili. Nel software cambiare direzione non è una cosa semplice perché richiede tecnica e un processo che lo abilita, l'agilità è pensata proprio per questa ragione.

Negli anni l'obiettivo dell'agilità di creare flessibilità nello sviluppo software è stato purtroppo annacquato da tool, processi che riportano al waterfall, e metodi che poco centrano con l'esigenza originale che permane nel mercato. Allo stesso tempo l'agilità da metodi per il solo sviluppo software si è estesa iniziando a parlare di management, business, HR e organizational design a tutto tondo.

Questo corso vuole ripensare all'agilità partendo dal messaggio originale identificando ad una moderna visione sull'agilità del futuro dal livello tecnico, al livello di processo, al management, fino alla struttura organizzativa.

Modalità

Il corso sarà quanto più interattivo possibile proponendo un esercizio per stimolare il pensiero ed applicare i concetti spiegati ogni mezza giornata di corso. Inoltre il corso sarà un corso "no-slide", interamente disegnato dall'insegnante per permettere l'apprendimento attraverso l'emergere dei concetti.

Il corso ha una durata di 2 giorni e può avvenire sia in modalità videoconferenza che in presenza in aula.

Contenuti

• Introduzione all'agilità

  In questa prima parte del corso torneremo alle origini dell'agilità rispondendo alle domande: cosa ha spinto i creatori del manifesto a cercare un nuovo modo di sviluppare i prodotti tecnologici? E perché è ancora così attuale? Vedremo il manifesto agile e i principi dell'agilità e come essi possono aiutare un'organizzazione intera a sviluppare più rapidamente e in modo più flessibile.

• L'agilità, un solo team

  L'Agilità in un singolo team è codificata oramai da anni con Scrum, ma ci sono delle attenzioni da tenere che se sottovalutate non consentono alle organizzazioni che imparano l'agilità attraverso Scrum di ottenere i benefici attesi. Analizzeremo il processo di scrum, i ruoli e le insidie che questo metodo porta inevitabilmente con sé. In questa sezione centrale del corso riguardo ai ruoli vedremo cosa significa Product Owner, quale è la composizione efficace di team, cosa significa Scrum Master, come cambia il management con l'agilità.

• Scalare l'agilità

  All'inizio dell'avvento dell'agilità la narrativa era "non funziona con più di un team", ma la realtà di oggi è che la quasi totalità dei prodotti software ha una situazione di multi team da gestire. Negli anni sono emersi vari modi per scalare l'agilità e mantenere la flessibilità anche con più di un centinaio di sviluppatori su un unico prodotto. Durante questa sezione di corso vedremo quali sono i metodi migliori presenti analizzandoli e cercando di capire come adottarli nelle vostre organizzazioni. Estenderemo il concetto di agilità comprendendo come l'intero comparto organizzativo cambia con esso.

• L'evoluzione di un team

  In ambito di sviluppo prodotto ci sono tre variabili su cui poter agire per aumentare la velocità: tempo, scope, composizione dei team. Nell'approccio tradizionale al software la tendenza è di manipolare la composizione dei team lasciando invariato tempo e scope, questa è la direzione sbagliata: produce spreco. L'agilità propone teniamo invariato il tempo e la composizione dei team manipolando lo scope costantemente. Visto che la composizione dei team nell'agilità è una variabile da non modificare l'evoluzione dei team è un aspetto da analizzare e da curare. In questa parte di corso vedremo come seguire e supportare l'evoluzione di un team in ogni suo passo.

Obiettivi

L'obiettivo del corso è offrire ai partecipanti spunti di riflessione e modalità di miglioramento per riuscire nel quotidiano a:

• ↑ collective process ownership: come ottenere un ownership collettiva del miglioramento del processo di sviluppo prodotto

• ↓ curva d'ingresso: quando è e come varia il tempo necessario per rendere operativo un nuovo developer

• ↑ agilità: livello di comprensione di cosa significa agilità e di come adattarla

• ↑ scaling: l'abilità di mantenere la flessibilità pur scalando il numero di sviluppatori

• ↓ livello di Work in Progress: a quante feature in questo momento il team sta lavorando contemporaneamente, meno feature contemporanee significa più focus.

Target

• product manager, project manager, product owner;

• product designer;

• software developers;

• engineering manager che sviluppano software;

• coach, change agent;

• C-level (CEO, CTO, COO, CPO).

Questo corso si focalizza sulle innovazioni in tema di management orientato a digital leaders che si affacciano a team di sviluppo tecnologico dai più piccoli ai più grandi, composti da centinaia di persone.

Il corso ha come obiettivo il racconto di pratiche innovative di management, indispensabili in aziende che fanno della tecnologia il perno dell'organizzazione. Le tecniche di management negli anni hanno subito radicali cambiamenti a partire dallo stile, più orientato alla auto-organizzazione e ad una leadership contestuale, fino ad atterrare su differenti modi di affrontare temi come organizzazione dei team, organizzazione dei prodotti, piani di carriere e leadership.

A fine corso verranno distribuite le slides comprensive di una bibliografia di riferimento per lasciare spazio ad approfondimenti successivi.

Modalità

Il corso sarà quanto più interattivo possibile proponendo un esercizio per stimolare il pensiero ed applicare i concetti spiegati ogni mezza giornata di corso. Alcuni degli esercizi che proponiamo in questo corso sono opportunità di autoriflessione e apprendimento. Inoltre il corso sarà un corso "no-slide", interamente disegnato dall'insegnante per permettere l'apprendimento attraverso l'emergere dei concetti. Il corso ha una durata di 2 giorni e può avvenire sia in modalità videoconferenza che in presenza in aula.

Contenuti

• History of Management

  La prima parte del corso è focalizzata a raccontare come negli anni il Management e come si è evoluto secondo le esigenze dell'epoca in cui è stato declinato. Analizzeremo il Taylorismo e come Toyota ha cambiato radicalmente l'atteggiamento e le pratiche di management nel mondo dei knowledge worker. Torneremo infine sullo sviluppo prodotto analizzando come il mondo dell'agilità sia stato contagiato da esso per evolvere il modo in cui si fa management moderno.

• Radical Management

  Esploreremo insieme in modo concreto un nuovo approccio al management declinato da Stephen Denning che si chiama Radical Management. Esso si basa su sette principi: delighting clients, self organizing teams, client driven iterations, delivering value to clients in each iteration, radical transparency, continuous self improvement e interactive communication. Con i principi di Denning ci lavoreremo con esercizi pratici che ci porteranno ad esplorarli, analizzarli e assimilarli.

• Leadership styles

  Analizzeremo i diversi stili di leadership dalla hero leadership, per passare attraverso all'host leadership, fino alla servant leadership. Faremo quindi un'analisi sistemica parlando degli effetti dei vari stili per comprendere meglio quale scegliere nelle diverse situazioni. Ci soffermeremo, quindi, maggiormente sullo stile di leadership che nelle aziende più moderne risulta essere più completo ed efficace, cioè la host leadership. Approfondiremo quest'ultima partendo dalla metafora dell'host quindi analizzando i ruoli e gli stili di leadership che l'autore Mark McKergow racconta essere più funzionali. Infine ogni partecipante farà un esercizio di introspezione su questo stile di leadership per evidenziare quale sia lo stile più naturale e quali siano gli aspetti da accrescere.

• Organizational design

  Come ultimo tema sarà approfondito il design organizzativo, con una particolare attenzione a vari esempi di organizzazione prodotto-centrica. Un design organizzativo prodotto-centrico ha molte implicazioni da studiare ed analizzare nel profondo al fine di comprenderle e implementarle. Verrà fatta un'analisi sistemica delle implicazioni sui vari tipi di organizzazione e gli effetti e benefici di un'organizzazione che mette al centro il prodotto. Partiremo dagli aspetti di più basso livello come la conway's law, passando attraverso la definizione di prodotto, team cross funzionali e struttura organizzativa, fino al più alto livello come rapporto tra C-levels, incentivi e piani di carriera.

Target

• People Manager
• CTO, CPO
• Engineering Manager
• Design Manager
• Tech Lead
• HR